Ottobre 1998 – ottobre 2017… il Casarano 1° inizia il suo 19° anno scout.
Ci viene facilmente alla memoria il libro di Jean Giono “l’uomo che piantava gli alberi”….
……Non avevo ancora trovato acqua e nulla mi dava speranza di trovarne. Dappertutto la stessa aridità, le stesse erbacce legnose. Mi parve di scorgere in lontananza una piccola sagoma nera, in piedi…
……..prese un sacco e rovesciò sul tavolo un mucchio di ghiande. Si mise a esaminarle l’una dopo l’altra con grande attenzione……
… …….Piantava querce. Gli domandai se quella terra gli apparteneva. Mi rispose di no. Sapeva di chi era? Non lo sapeva. Supponeva che fosse una terra comunale, o forse proprietà di gente che non se ne curava? Non gli interessava conoscerne i proprietari. Piantò così le ghiande con estrema cura……
. …….se Dio gli avesse prestato vita, nel giro di dieci anni ne avrebbe piantate tante altre che quelle diecimila sarebbero state come una goccia nel mare……
….. …….Anche il vento disperdeva certi semi. Con l’acqua erano riapparsi anche i salici, i giunchi, i prati, i giardini, i fiori e una certa ragione di vivere. Ma la trasformazione avveniva così lentamente che entrava nell’abitudine senza provocare stupore….
. …….Non l’ho mai visto cedere né dubitare. Eppure, Dio solo sa di averlo messo alla prova! Non ho fatto il conto delle sue delusioni. È facile immaginarsi tuttavia che, per una simile riuscita, sia stato necessario vincere le avversità; che, per assicurare la vittoria di tanta passione, sia stato necessario lottare contro lo sconforto……
Le motivazioni che ci hanno spinto ad iniziare a piantare quei semini per l’Iniziazione Cristiana, per la prima volta nella nostra storia, ai bambini del 2° corso (2° elementare), sono stati principalmente il bisogno di rendere ancora più centrale l’educazione alla Fede nel cammino Scout che proponiamo ai nostri bambini, ragazzi e giovani, con la volontà di vivere e raccontare l’incontro con Gesù, in maniera esperienziale, modalità propria dello scautismo.
La metodologia che verrà utilizzata, sarà quella fatta attraverso L’ESPERIENZA, IL SIMBOLO, IL CONCETTO. Questa triplice dinamica è la via normale per comunicare, prevalentemente attraverso i giochi, i contenuti della fede:
Esperienza: Perché una determinata esperienza divenga via di conoscenza e di crescita, non solo intellettiva, ma anche interiore, bisogna che non sia subita ma vissuta attivamente: che sia cioè occasione di riflessione e rielaborazione personale. Dopo averla vissuta possiamo collegare l’esperienza ad un simbolo.
Simbolo: Qualcosa di concreto che può rimandare non solo all’oggetto rappresentato, ma anche e soprattutto ad una situazione, ad un sentimento o ad un valore concettualmente affine all’oggetto stesso
Concetto: Quando parliamo di “concetto” intendiamo proprio questo comprendere. È organizzare in parole l’esperienza che si è vissuta e renderla così universale, proprio per averla sintetizzata in un simbolo.
Quindi? Pronti… via! oggi 14-10-2017, con il benestare del nostro Parroco Don Totò Tundo e di tutto il Consiglio Pastorale, sotto la sapiente guida dei nostri capi scout Totò Mameli e Rocco Memmi…. i primi 5 bambini d2l 2° corso catechistico hanno svolto il loro primo, storico, incontro nei verdi ambienti del Convento “Santa Maria degli Angeli”.
Buona caccia e buona strada a tutti noi ed alle famiglie che ripongono la loro fiducia al nostro Gruppo Scout.