è il modo della Comunità RS per ” osservare, giudicare, agire “
- 1° momento (fase conoscitiva) = insegna a capire come si può leggere una realtà
- 2° momento (fase attiva) = insegna a prendere coscienza che, dopo aver capito come stanno le cose, spesso, occorre fare qualche cosa per cambiarle.
- 3° momento (fase conclusiva) = agire nella vita di tutti i giorni (per lasciare il mondo migliore di come l’abbiamo trovato) e comunicare, magari, il nostro risultato ad altri (Parrocchia, Genitori, Gruppo, Capi, Zona, Quartiere ecc.)
1^ FASE = OSSERVARE
… la realtà che abbiamo scelto. Questi gli strumenti utilizzabili :
- Inchiesta ricerca mediante interviste e questionari (tutto deve essere pensato bene affinchè ci dicano davvero quello che vorremmo sapere; scegliere bene il “campione” da intervistare, sia per la quantità numerica (almeno 100 persone), sia per la qualità (anche solo 5 persone, ma le più “esperte” in quel settore). terminare con una analisi statistica (excel di può aiutare)
- visione di film
- lettura di libri, riviste e giornali,
- partecipazione a seminari,
- invito ad esperti ecc.
VALUTARE
- fare una lettura critica delle informazioni raccolte per venire fuori e dire il nostro parere
- confrontarsi con gli altri della Comunità fino ad arrivare a prende re una posizione.
SCEGLIERE
- obiettivi chiari
- mezzi efficaci ed adatti allo scopo
- tempi ragionevoli e credibili (non aggiungere un giorno in più per paura di non farcela)
AGIRE
Usciamo da noi stessi o dalla nostra sede e “facciamo“:
- possibile integrazione finale della Carta di Clan?
- sensibilizzazione delle persone che stanno attorno a noi;
- attività pratiche tipo uscite o Routes di servizio,
- raccolte di fondi,
- lettere a Sindaci, Parlamentari ecc.
Occorre essere creativi ed efficaci per riuscire a lasciare un segno…. perché…. il Capitolo non è un’attività solo un’intellettuale o da tavolino !!!
….suggerimenti pratici
Il capitolo costituisce un momento della vita formativa di clan/fuoco di rilevante importanza.
Si tratta di un’attività inizialmente basata sulla discussione e sullo scambio di idee e opinioni riferite ad uno specifico fatto o argomento.
Possono essere trattate questioni di attualità o di spiritualità, ma il capitolo può riguardare anche fatti di cronaca, critica a films e spettacoli, o può costituire semplicemente il momento conclusivo di una specifica attività. In pratica, il capitolo può riguardare qualsiasi argomento, unica attenzione deve essere quella di individuare un ambito che sia in grado di stimolare l’interesse e la costruttiva discussione tra i/le ragazzi/e.
Il capo ha un ruolo determinante nella preparazione e nella direzione del capitolo. Capitoli non preparati in modo adeguato, in cui la discussione non viene coordinata in modo costruttivo, non portano ai risultati per cui sono fatti. Anzi, possono anche risultare deleteri e confondere ancor di più i partecipanti.
In modo più specifico il/la capo dovrà fare in modo che vengano rispettati i seguenti punti:
• evitare che la discussione degeneri;
• evitare interventi non pertinenti con l’argomento;
• evitare di imporre ad ogni costo le proprie idee;
Durante l’anno ne vanno preventivati due o al massimo tre, magari a conclusione di attività rilevanti come i campi mobili.
Infatti, la riunione settimanale rimane l’incontro formativo per eccellenza (unitamente alle attività all’aperto), mentre il capitolo costituisce un momento formativo occasionale.
Esso consente di:
- imparare ad esprimere con chiarezza le proprie idee
- saper ascoltare con pazienza l’opinione degli altri;
- confrontarsi con gli altri su determinate tematiche;
- creare comunità;
- giungere a conclusioni chiare e concrete sull’argomento trattato.
Il tema del capitolo deve essere scelto in modo oculato.
Ogni ragazzo/a, nei giorni precedenti, dovrebbe approfondire un determinato aspetto dell’argomento. A tal fine occorre che il capo fornisca una traccia da sviluppare e magari qualche fotocopia da cui trarre spunti per la ricerca.
In fase di capitolo, quindi, ciascuno esporrà il risultato del proprio studio, sottoponendolo alla critica e alle osservazioni degli altri.
Il capo dovrà dirigere la discussione secondo quanto detto in precedenza e “tirare” le conclusioni finali.
Il tutto dovrà essere accuratamente relazionato da un segretario.